Colto e Mangiato

Con il progetto intergenerazionale “Colto e Mangiato”, proposto al Comune, l’Associazione Auser Onlus di Molfetta ha realizzato e gestito un orto sociale con il coinvolgimento di studenti del territorio, volontari del Corpo Europeo di Solidarietà e giovani che hanno desiderato approcciarsi alle tecniche orticole ed agronomiche.

L’obiettivo del progetto, inizialmente della durata di un anno ma prorogato per altri 3, è quello di promuovere momenti di aggregazione all’aperto in piena sicurezza, attraverso scambi intergenerazionali tra giovani ed anziani, aperti al confronto, all’incontro e al dialogo al fine di trasferire le esperienze degli anziani e migliorare la qualità della vita di entrambe le generazioni, soprattutto in questo particolare periodo storico che stiamo vivendo.

A seconda della stagionalità le socie Auser utilizzano i prodotti dell’orto per preparare ricette tipiche del territorio al fine di trasmettere ai giovani anche il patrimonio culturale e gastronomico della nostra città.

Le attività, gli incontri ed i percorsi di apprendimento delle basi agronomiche sono gestiti dall’esperta Agronoma, dott.ssa Francesca Petruzzella che, attraverso incontri settimanali, offre consulenza a tutti gli iscritti.

Con la creazione del gruppo “Whatsapp”, inoltre, l’agronoma mette a disposizione le sue conoscenze e, attraverso i suoi preziosi consigli, fornisce strumenti utili agli iscritti ogni qualvolta ne facciano richiesta.

Il progetto ha avuto un successo tale da far riscontrare una considerevole partecipazione che ha visto il coinvolgimento di Associazioni, privati cittadini e Scuole. La risonanza sociale del progetto ha catturato l’attenzione non solo dei media locali ma anche di quelli regionali (Rai3, Telenorba, TRM) che ne hanno sottolineato il valore innovativo.

Anche l’amministrazione comunale che ha concesso in comodato d’uso il terreno ha parlato di noi.

Riportiamo di seguito alcune parole:

«Abbiamo deciso di concedere la proroga del progetto in considerazione dell’alto valore sociale dell’iniziativa che – sottolinea il sindaco, Tommaso Minervini – riesce ad instaurare un dialogo concreto tra generazioni diverse attraverso le tecniche agricole e, al tempo stesso, consente il recupero della memoria e delle origini, un modo per tramandare saperi antichi alle nuove generazioni».

«Questo progetto – aggiunge l’assessore all’ambiente, Maridda Poli – ha un valore fondamentale anche nella valorizzazione e nella promozione della tradizione gastronomica locale. I giovani, gli ortisti avranno la possibilità di coltivare, in questa fase del progetto, cime di rapa e cavolfiori che sono due ingredienti tipici della nostra cucina, basti pensare all’utilizzo dei cavolfiori nel calzone, nelle fritture, nei primi piatti, ma anche nella realizzazione di una delle bandiere gastronomiche della Terra di Bari, le orecchiette con le cime di rapa. Sarebbe un vero peccato se – conclude – la

preparazione di questi piatti diventasse solo appannaggio degli anziani e degli chef».

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere alla referente Auser del progetto, dott.ssa Virginia Fiumefreddo, all’indirizzo mail: coltoemangiatomolfetta@gmail.com

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